Integrazione alimentare e patrimonio genetico, quanto conta il DNA?

Il ruolo dell’integrazione alimentare

Seguire una dieta sana ed equilibrata significa assumere un insieme mirato e bilanciato di micro e macro nutrienti necessari al fabbisogno personale, per un pieno sviluppo delle attività psicofisiche e motorie.

Lo stile di vita moderno troppo spesso incide negativamente sulle sane abitudini e sui corretti regimi alimentari, impedendoci di seguire un’alimentazione completa o comunque scarsa di alcuni principi nutritivi, dunque l’integrazione alimentare e gli integratori, se assunti correttamente, possono riequilibrare eventuali carenze.

L’integrazione alimentare a base di antiossidanti, antinfiammatori, che migliorano l’insulino resistenza, che riducono i livelli di omocisteina, vitamine, sali minerali, aminoacidi e molti altri, lo scenario è ampio, ma come comprendere quali sono gli integratori di cui realmente si necessita? Quando e come assumerli correttamente? E se si pratica attività sportiva?

Intervento del Dr. Spattini Massimo.

INTEGRAZIONE ALIMENTARE E RUOLO DEL TEST GENETICO

Credo molto nell’integrazione alimentare, lo dimostra il fatto che ho scritto centinaia di articoli al riguardo e vari libri, ma è altrettanto vero che ritengo che per essere efficace debba essere personalizzata.

La personalizzazione è legata alla condizione dell’individuo, ai suoi obiettivi e deve avvalersi di strumenti di valutazione come gli esami ematochimici, il test del capello, e, fondamentale, il test genetico.Se col test genetico riscontriamo un polimorfismo dell’MTHR dovremo integrare con acido folicoVitamina B12 oppure SAMe, tutti donatori di metile, in grado di ridurre i valori di omocisteina nel sangue.Se abbiamo una predisposizione genetica al diabete di tipo 2 sarà utile integrare con l’acido lipoico, il cromo e la cannella.

Se abbiamo un’alterazione del gene del recettore della Vitamina D dovremo monitorarne più spesso i valori e assumerla come integratore.Se abbiamo un problema a carico della SOD, che è uno dei principali antiossidanti endogeni, dovremo integrare con altri antiossidanti come Vitamina C, Vitamina E o il Chaga, che è un fungo medicinale particolarmente ricco di SOD.Se abbiamo un polimorfismo che porta ad una maggiore produzione della citochina infiammatoria IL-6, sarà utile una integrazione con N-aceticisteina che ne riduce la produzione, curcuma che aumenta la produzione di IL-10 che è antinfiammatoria e omega 3.

Se al test genetico risulta che siamo dei metabolizzatori lenti della caffeina sarà opportuno evitarla prima dell’allenamento perché verrebbe amplificato il suo effetto vasocostrittore con effetto negativo sulla prestazione muscolare e anche nel pomeriggio-sera in quanto comporterebbe problemi di sonno.Se abbiamo un polimorfismo a carico dei geni che regolano i recettori ACE siamo più predisposti all’ipertensione e ad una minor performance aerobica perché questi recettori regolano la vasodilatazione con conseguente minore o maggiore ossigenazione dei tessuti. In questo caso l’utilizzo di arginina e citrullina, promuovendo la formazione di NO, favorisce la vasodilatazione.È chiaro quindi come il test genetico sia indispensabile per un’integrazione personalizzata.

Personalizzazione dell’integrazione alimentare

Si necessita quindi di un approccio personalizzato frutto dell’incrocio di più analisi che permettono la comprensione delle specifiche funzionalità del nostro corpo, informazioni da relazionarsi poi con il profilo anamnesi, peso corporeo, biopia, stile di vita, lavorativo e livelli di sport praticati.

Volendo andare oltre alle regole generali di una sana ed equilibrata alimentazione che tutti dovrebbero adottare a prescindere, diviene oggi interessante e utile scoprire quelle che sono le diverse sensibilità soggettive legate alla variabilità genetica (SNPs), la cui conoscenza consente di attuare quei comportamenti volti a migliorare il proprio stile di vita in ottica di prevenzione e personalizzazione.Si specifica infine che l’uso in eccesso di integratori alimentari possono essere nocivo per il proprio corpo e l’usanza di assumere integratori nutrizionali indiscriminatamente non solo è spesso inutile, ma a volte dannosa.

L’obiettivo per il benessere è mantenere i livelli di vitamine e sali minerali nei valori di equilibrio entro i limiti fisiologici. 

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